Edifici-gioielli per l'estetica di Atene, tornano agli Ateniesi, dopo anni di abbandono, saccheggi e degrado. Edifici che alcuni di loro avrebbero "invidiato" molte capitali europee, per la loro architettura, furono liberati e tornarono a far parte della cultura e della storia ateniese.
Sono luoghi legati al colore, alla luce e agli interi percorsi della città ma anche a tante storie della sua gente. Edifici che residenti e visitatori hanno apprezzato durante la loro passeggiata e hanno adornato ogni quartiere.
Affondarono e furono abbandonate nel tempo, lasciate inutilizzate lasciando il posto all'oscurità, alla paura e alla delinquenza, influenzando la vita quotidiana di Atene e la qualità della vita in intere zone.
Oggi il Comune di Atene, nel tentativo incessante di liberare gli spazi pubblici ma anche di "risvegliare" angoli della città che erano stati dimenticati, attua il piano della loro mappatura e fruizione.
Così, nel giro di un anno, 63 edifici, piccoli e grandi, piazze, appezzamenti, sono stati evacuati dagli squatter, puliti e disinfettati, al fine di ripristinarne e riacquistarne l'uso.
Un compito difficile per la città, che ha dato i suoi frutti grazie agli intensi interventi del Centro Comune di Coordinamento della Polizia Greca e Municipale, ma anche di tutti i servizi del Comune, per le pulizie, l'illuminazione elettrica e le riparazioni.
È caratteristico che gli edifici siano stati liberati nella zona di Omonia dove fino a poco tempo fa il dibattito pubblico si concentrava sul suo degrado e oggi passo dopo passo, in concomitanza con la realizzazione della piazza, sta cambiando. Si illumina, si pulisce e ritorna ai ritmi moderni della città, pur mantenendo tutte le sue caratteristiche. Un'area che potrà essere nuovamente collegata con la Piazza del Teatro, dopo la sua ristrutturazione che inizierà a breve.
Sulla base di questa strategia, edifici e spazi pubblici furono liberati a Patisia, l'Acropoli, Psyrri e Metaxourgeio.
È considerata una delle più grandi aziende che sono state fatte fino ad oggi ad Atene, non solo per recuperare parte del suo patrimonio edilizio, ma anche per affrontare la paura dei residenti e per proteggere la salute pubblica.
"È la nostra grande opportunità per ristabilire noi stessi con Atene" spiega, parlando del rilascio degli edifici, il sindaco di Atene, Costas Bakogiannis, e aggiunge: "La scommessa più grande di questa città è il miglioramento della sua vita quotidiana. E il modo per vincerlo, è dare vita a tutti quei punti che sono stati lasciati al loro destino. Non è fatto dall'oggi al domani, ma è fatto. Con il coordinamento di tutti noi e con insistenza su un piano che preveda interventi in tutta la città. Nell'insieme di azioni e azioni che lo cambiano giorno dopo giorno. Il risultato di questo sforzo è assolutamente positivo ed è per questo che lo stiamo continuando ".